Oggi parliamo di una delle 7 meraviglie della Russia, il lago Bajkal.
Il lago Bajkal si trova nella Siberia meridionale, non lontano dal confine con la Mongolia.
L’altitudine del lago Bajkal è di 455 metri sul livello del mare e si estende per 636 chilometri di lunghezza e 79 di larghezza, mentre, con una profondità massima di 1642 metri, il lago Bajkal è il lago più profondo del mondo ed il bacino d’acqua dolce più capiente del pianeta: il lago Bajkal contiene infatti oltre il 20% di tutta l’acqua dolce disponibile al mondo escludendo le calotte polari.
In termini di regioni e territori della Russia, il lago Bajkal è diviso tra quello dell’Oblast di Irkutsk, il cui capoluogo è Irkutsk, per la sponda occidentale e quello della Repubblica di Buriazia, che vede invece come capoluogo la città di Ulan-Ude, per la sponda orientale.

Il Lago Bajkal è anche uno dei più antichi bacini idrici della Terra: la sua formazione risale infatti a circa 30 milioni di anni fa. Nel 1996 è stato inserito dall’UNESCO tra i patrimoni dell’umanità e fa parte delle Sette Meraviglie della Russia.
Presenta un microclima locale piuttosto diverso dal clima delle stesse latitudini nel resto della Siberia, soprattutto per ciò che riguarda le precipitazioni che sono ben inferiori alla media, sia per quanto riguarda la pioggia, sia per la neve.
Il tempo sul lago Bajkal è molto instabile, in particolare durante il lungo inverno, dove si aggiunge il vento che può essere anche molto violento. La temperatura media durante la seconda metà dell’inverno, quando si cammina sul lago Bajkal ghiacciato, è generalmente di alcuni gradi sotto allo zero, con estremi che variano tra i -40 e i +4.

In che periodo è meglio visitarlo?

Dipende ovviamente dal tipo di esperienza che si cerca.
Se l’obiettivo è di farsi un rilassante bagno per godersi un pò di relax, l’ideale è nel periodo estivo con temperature che vanno dai 25 gradi agli 8/12 gradi.
Se sei un avventuriero però, il vero fascino del lago arriva in inverno!
Il lago Bajkal è anche il lago degli estremi e dei record, che presenta caratteristiche assolutamente uniche al mondo ed in grado di affascinare qualunque tipo di viaggiatore.
Moltissime spedizioni, tra cui quella che organizziamo noi, vengono infatti svolte proprio nel periodo invernale più freddo.
Questo ti permetterà di vivere un’esperienza unica camminando sul famoso “Black Ice“.

Infatti, dalla metà di Gennaio alla fine di Marzo tutto il lago è completamente ghiacciato. Lo spessore del ghiaccio varia da un minimo di 50 cm ad un massimo di 140 cm.
Per la scarsità di precipitazioni e per i venti che spazzano via velocemente la neve, molte aree del lago Bajkal presentano ghiaccio completamente pulito e trasparente che apparirà virtualmente nero (Black Ice), proprio perché l’incredibile trasparenza permette di guardare fin nell’abisso, dove la luce non arriva, mentre infinite crepature e venature danno la sensazione di osservare il sistema vascolare di una creatura vivente.
Più vicino alla costa, il ghiaccio può apparire blu, verde o totalmente trasparente, lasciando vedere i sassi sul fondo, anche a profondità di 50/60 metri, come se si stesse camminando su una fragile lastra di vetro.
Brividi assicurati… ma non solo dal freddo!
Buriati e Sciamanesimo Tibetano

Sulle sponde del lago si sono insediate comunità di credo differente; le religioni principali sono tre: lo sciamanesimo tibetano, il buddhismo ed il cristianesimo ortodosso.
Al centro delle acque del lago Bajkal sorge l’isola di Ol’chon (da cui parte la nostra spedizione) che ospita una popolazione autoctona, i Buriati (minoranza etnica della Siberia) che praticano appunto lo sciamanesimo.

E’ qui che si trova Capo Burchan (мыс Бурхан), anche chiamato la “roccia dello sciamano“. Si tratta di una scogliera alta 42 metri considerata un luogo sacro sia per lo sciamanesimo che per i lamaismo. I monaci buddisti credevano che, all’interno della grotta, vivesse una divinità mongola e usavano recarsi qui in pellegrinaggio. Ai piedi della roccia sono rimasti un disegno e una scritta in sanscrito, il cui significato è ancora un mistero.

Un’antica credenza popolare afferma che esistono due demoni maligni abitanti delle acque profonde intorno all’isola di Ol’chon: “Burkhan” e “Doshkin Nojon“, pronti a prendersi le anime dei pescatori durante le tempeste. Una piccola consuetudine è quella di collocare dei nastrini colorati portafortuna detti “semelga” sopra gli arbusti.

Spedizione sul Lago di Bajkal in inverno: organizzazione e pericoli

I pericoli nell’esplorazione del Lago di Bajkal sono dovuti essenzialmente alle temperature che possono essere molto ostili, aiutate da venti molto forti.
Nel Lago di Bajkal infatti, come in tutte le spedizioni invernali, bisogna avere esperienza e molte accortezze tipiche dei luoghi estremamente freddi.
Se ad esempio vi trovaste a temperature di -30 e vi volasse via un guanto senza riuscirlo a recuperare, la vostra mano si congelerebbe in meno di 1 minuto compromettendo tragicamente la vostra avventura.
Per scoprire di più su come si organizza e si affronta una Spedizione in inverno sul Lago di Bajkal vi mostriamo l’intervista fatta al nostro capo Spedizione Roberto Ragazzi.
Spero che questo articolo ti sia di aiuto per conoscere meglio questo posto magico e affascinante.
Se fremi dalla voglia di vivere un avventura fra i ghiacci esplorando il lago Bajkal e vivendo a stretto contatto con i nomadi locali e lo sciamanesimo tibetano, dovresti unirti alla nostra Spedizione.
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Al prossimo articolo,
Simone