Ciao Avventuriero!
Forse ti sarà già capitato durante le tue avventure di ritrovarti di fronte ad un fiume, piccolo o grande che sia e di doverlo guadare.
Nei nostri corsi capita spesso!
Quando si tratta di piccoli corsi d’acqua può risultare abbastanza facile ma spesso possiamo trovarci di fronte ad un fiume che può essere attraversato solo conoscendo alcune tecniche fondamentali che faranno di te un eccellente avventuriero.

In questa guida ti mostro tutto quello che serve per guadare qualsiasi tipo di fiume.
Sei pronto? Cominciamo!
Analisi del luogo

Prima di tutto bisogna studiare l’andamento dell’acqua per decidere qual’è il punto migliore per attraversare un corso d’acqua.
Nell’individuare il punto di attraversamento, bisogna trovare una traiettoria che tagli la corrente con un angolo di 45° verso valle.
Evitate se possibile luoghi rocciosi perché cadendo ci si può ferire.
La scelta migliore sarebbe di trovare il punto con l’acqua bassa anche se l’acqua profonda non significa per forza che sia più pericolosa. La corrente infatti può essere più lenta e quindi l’attraversamento più sicuro che in acqua bassa.
Per avere un idea della forza della corrente, prima ancora di entrarci dentro, prendete un palo di legno ed infilatelo a riva del fiume tenendolo con due mani.
E’ importante inoltre trovare un punto in cui il letto del fiume sia più omogeneo possibile. Trovare un punto con queste condizioni non sempre è possibile e potrebbe richiedere di camminare anche qualche chilometro per cercarlo.
Possibilmente con argini sgombri che vi forniranno subito la possibilità di riposare dopo l’attraversamento.
Posizione corretta

Sia che si guadi un letto di 30 cm, sia di 1 metro, l’impostazione ottimale del corpo è univoca.
Il viso andrà sempre rivolto a monte e le spalle a valle.
Tale direzione consente di poter affrontare meglio la forza dell’acqua facendo leva sulla parte anteriore dei piedi, e consente in caso di caduta di aggrapparsi molto più facilmente, evitando anche cadute pericolose su sassi o altro.
La parte più interessata in questo lavoro è ovviamente l’estremità inferiore del nostro corpo, soprattutto le gambe e i quadricipiti.
Per migliorare la tenuta e garantire più forza, la postura ottimale prevede di abbassare leggermente il baricentro del nostro corpo, piegando leggermente le gambe, e tenendole ben larghe.
Se avete uno zaino, indossatelo nel senso inverso, ovvero davanti al petto. In caso di caduta accidentale, oltre a proteggere il corpo, lo zaino garantirà un minimo di galleggiamento per qualche istante prima di immergersi completamente.
Ricordatevi però di tenere lo zaino slacciato perché se cadete in acqua, il suo peso potrebbe impedirvi di rialzarvi
Se trovate un tronco che riesca ad arrivare fino alla parte opposta del fiume, mettetelo e fissatelo a terra come potete per avere un piccolo supporto in più durante la progressione.
Non avete uno zaino che vi dia più peso e stabilità potete portare con voi un grosso masso.
Progressione laterale
Il senso di marcia durante il guado sarà sempre laterale, compiendo passi brevi e trascinati e non ruotando mai il busto, mantenendo il viso a monte. Prima di ogni passo è buona norma tastare con il piede il terreno per verificarne tenuta e profondità.
Appigli laterali
Capita spesso di incontrare fitta vegetazione laterale, quasi a creare appigli naturali cui aggrapparsi. In realtà spesso non potremo contare su questa vegetazione che potrebbe essere ancora più insidiosa.
Se ci aggrappiamo ad un ramo laterale, potremmo avere istintivamente il riflesso di rilassarci, confidando quasi interamente su questo. A volte però questi rami giocano brutti scherzi e spesso quello che sembra una salvezza si rivela un legno marcio che si spezza portandoci dentro l’acqua.
Bastoncino da Trekking di Legno

Uno strumento molto utile è il bastoncino da trekking. Servirà per testare il terreno prima di procedere.
Nel caso di correnti più forti è meglio utilizzare un tronco più pesante. Posiziona il bastone leggermente inclinato con la punta inferiore a monte e l’impugnatura a valle, ti sarà utilissimo nella progressione perché puoi buttarti ancora più in avanti con il corpo poggiandoti sul bastone.
Se sei in gruppo

Se ti trovi con un amico o con un gruppo di persone diventa tutto più facile ovviamente, ma ci sono anche in questo caso delle tecniche da conoscere.
Potete decidere di attraversarlo aggrappandovi l’uno all’altro formando una fila che va da monte a valle, mettendo al centro le persone più deboli e procedere sempre con il viso verso monte e la schiena a valle. In alternativa invece di legarvi con le braccia, potete utilizzare un lungo tronco.

Chiamate ad alta voce ogni passo che intendete fare per non ostacolarvi.
Se siete in molti, potete anche decidere di attraversare il fiume utilizzando delle corde portate in precedenza dal primo gruppo, sempre stando attenti alle considerazioni fatte sopra.
Correzione di una caduta

Se scivoli e cadi durante l’attraversamento, cerca di mantenere la calma e capovolgiti sulla schiena, punta i piedi nella direzione opposta alla quale vuoi viaggiare. I tuoi piedi fungeranno da timone e prenderanno la corrente. Usa le mani per manovrarti.
Evita di nuotare controcorrente finché non sei abbastanza vicino alla riva da dove puoi uscire in sicurezza, idealmente quando il tuo fondale sta raschiando il letto del fiume per evitare qualsiasi intrappolamento del piede.
Pericoli da tenere in considerazione

- I fiumi corti e ripidi aumentano e diminuiscono velocemente di volume
- I fiumi lenti che scorrono in pianura impiegano molto più tempo
- Una sporgenza di roccia che attraversa il fiume, spesso indica la presenza di rapide pericolose o canyon
- Un cascata rapida o un canale profondo vanno evitati
- Evitare zone rocciose. Potete ferirvi scivolando perché le sono spesso scivolose. Una roccia occasionale che spezza la corrente può tuttavia aiutarvi
- Attenti ai mulinelli
Conclusioni

Anche per oggi è tutto caro Avventuriero!
Spero che questo articolo ti sia di aiuto per la tua prossima avventura durante un attraversamento di un fiume.
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Noi ci vediamo al prossimo articolo. Buone avventure!
Simone